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Storia

Qual è la storia di 'Andrea Doria'? (Legião Urbana)

“Voglio avere qualcuno con cui parlare, qualcuno che non usi quello che ho detto contro di me in seguito” – Renato Russo

Andrea Doria
Immagine: Riproduzione/Legião Urbana

“Andrea Doria”, uno dei brani dell'album “Dois” della band Legião Urbana, è poco conosciuto ma ricco di un messaggio che non poteva passare inosservato agli appassionati della band e del rock nazionale.

Nel luglio 1986 arrivò nei negozi il secondo album, “Dois”. Alla radio sono apparse le canzoni “Tempo Perdido”, “Eduardo e Monica”, “Índios” e “Almost sem Querer”. Ha generato “Musica Urbana 2”, “Fábrica” e l’audace “Daniel Na Cova dos Leões”. "Dois" ha superato le vendite iniziali di 100.000 copie del precedente ed è stato certificato disco di platino, avendo venduto più di 250.000 copie solo al momento della pubblicazione.

La canzone è nata da un gioco in studio per passare il tempo, Dado suonava la batteria, Bonfá la chitarra e Renato Russo il basso. All'improvviso Bonfá suonò una sequenza di due note, a quel punto gli altri membri della band dissero: “Stop! Per! Suonalo di nuovo.

Hanno raccontato questa storia in un'intervista promozionale per l'album, guarda questo video su 02:27:

Con “Andrea Doria” la band voleva rompere con quello che Renato Russo chiamava “Il Mantra dei Tre Accordi”, con il loro secondo album la band aveva un obiettivo che era quello di dimostrare di avere competenza musicale ed evitare l'etichetta che fosse solo una band. vendere dischi. Alcune canzoni del primo album contenevano già un po' di questa storia del “Mantra dos Três Corcordes”. Un accordo è una combinazione di almeno 3 note che si ripetono in sequenza nella canzone e, in “Andrea Doria”, si nota una delle sequenze di accordi più lunghe dell’intera discografia della band.

Leggi anche: Qual è la storia di "Lost Time"? (Legione Urbana)

Durante la creazione della canzone, i membri della band scoprirono che la canzone era un po' noiosa con più di 5 minuti sullo stesso ritmo, credevano che mancasse qualcosa e quello che li aiutò a trovare una soluzione fu il tecnico del suono, Amaro Moço, che ha detto: “Devi dare dinamica a questa canzone”.

Nel libro “Discobiografia Legionária” afferma quanto segue:

“'Andrea Doria' era lineare, quindi mentre suonavano cercavo un effetto qua, un altro là… Ma niente ha funzionato! Ho dovuto parlare con loro: 'C'è solo un modo... Scegliete le parti della canzone e suonatele con più leggerezza, per dar loro vita.' Poi ha iniziato ad apparire”.

“Diamante de Vidro” era il nome di una canzone che sarebbe apparsa nell'album “Dois”, infatti l'idea era che “Dois” fosse un doppio album, ma escluderono questa possibilità. Tuttavia il titolo di questa canzone finì nel testo di “Andrea Doria”.

“E diamanti da pezzi di vetro”

Andrea Doria

Immagine: riproduzione/autore sconosciuto

L'SS Andrea Doria è il nome di un transatlantico italiano che affondò nel 1956 mentre era diretto a New York, era una delle navi più potenti e lussuose dell'epoca, l'affondamento avvenne dopo che colpì la MS Stockholm vicino all'est americano costa, più di 1.600 persone riuscirono a sopravvivere, ma 46 persone morirono.

La nave prese il nome in onore di un ammiraglio della città di Genova vissuto tra il 1466 e il 1560.

Ma in fondo, di cosa parla il testo della canzone? Ovviamente non descrive l'incidente avvenuto sulla nave SS Andrea Doria nel 1956. Nel libro “Renato Russo dalla A alla Z” c'è un ampio stralcio di un'intervista in cui Renato ci spiega un po' la parte della canzone Testi:

“'Andrea Doria' è la stessa cosa di “Será”: un giovane che vuole cambiare il mondo, perché è orribile. Solleva il tema della giovinezza, dei sogni, dei progetti e si scontra con questo mondo di ipocrisia, menzogna, capitalismo, consumismo. E, in questo caso, Andrea Doria è una ragazza. La canzone è un dialogo tra una ragazza che era piena di vita, di gioia e di progetti, e che mi ha sempre dato la forza, ma, in questo momento, è lei ad essere abbattuta. Ci sono cose che mi dice e cose che le dico io: il mondo è orribile, ma ce la faremo, andremo insieme, ecc. Quando entri nel mondo degli adulti, se non stai attento, lasci entrare il cinismo. (…) E la canzone è una conversazione proprio su questo, e termina proprio dicendo: “Abbiamo tutta la fortuna del mondo”.”

Renato Russo non chiarisce se questa “ragazza” esista realmente o se sia una sua creazione.

“'Andrea Doria' è una nave che è affondata. (…) Quando si è trattato di scegliere il titolo della canzone, abbiamo fatto molta mitologia per renderla bella”.

In altre parole, sembra che Renato abbia voluto fare una metafora tra la nave che affonda e la ragazza che si trovava in una situazione decadente.

Lo so, è tutto senza senso
Voglio avere qualcuno con cui parlare
Qualcuno che poi non usa quello che ho detto
Contro di me

-Renato Russo

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Scritto da

Ciao, sono Matheus. Attualmente mi sto laureando in Pubblicità, lavoro come CEO e Direttore Creativo presso Araujo Media, Direttore Commerciale presso TFX LATAM e sono il creatore del portale di storia brasiliana.

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